Uscita Graduale dal Regime di Scambio sul Posto (SSP): Cosa Cambia?

Le recenti disposizioni dell’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) segnano un passaggio epocale per chi utilizza il regime di Scambio sul Posto (SSP). A partire dal 1° gennaio 2025, si entrerà in un nuovo sistema di gestione dell’energia immessa in rete, basato sul Ritiro Dedicato (RID).

Cos’è il Regime di Scambio sul Posto (SSP)?

Il SSP è un meccanismo che consente di compensare l’energia elettrica immessa in rete con quella prelevata in momenti diversi. Ad esempio, l’energia prodotta durante il giorno con un impianto fotovoltaico può essere utilizzata per ridurre i costi dell’elettricità consumata di notte.

Tuttavia, con le nuove normative, il GSE (Gestore dei Servizi Energetici) sta progressivamente superando questo sistema, introducendo il Ritiro Dedicato, una modalità più semplice per valorizzare l’energia immessa.

Cosa Cambia dal 2025?

Fine dei contratti SSP

I contratti SSP con più di 15 anni di durata non potranno essere rinnovati dopo il 31 dicembre 2024.

Per garantire la continuità, il GSE attiverà automaticamente un contratto di Ritiro Dedicato (RID) per i produttori interessati.

Che cos’è il Ritiro Dedicato (RID)?

È un meccanismo in cui il GSE si occupa di acquistare l’energia immessa in rete e restituire il valore economico al produttore.

Non prevede incentivi, ma garantisce un processo più semplice e automatico.

Tempistiche chiave

10 dicembre 2024: Scadenza per scegliere un nuovo utente del dispacciamento (se non si vuole aderire al RID automatico).

1° gennaio 2025: Attivazione automatica del RID per chi non ha scelto altre opzioni.

Chi è Coinvolto?

La prima fase di attuazione coinvolge i produttori con contratti SSP attivi dal 1° gennaio 2009 al 1° gennaio 2010. Questi saranno contattati dal GSE per facilitare il passaggio.

Chi ha contratti più recenti potrà continuare ad utilizzare il SSP fino alla scadenza naturale del contratto.

Perché Questo Cambiamento?

Il superamento dello SSP è stabilito dal Decreto Legislativo 199/2021 per:

• Uniformarsi alle direttive europee.

• Agevolare la transizione verso sistemi più semplici e sostenibili.

• Valorizzare meglio l’energia immessa in rete.